Recensione: We're All Going to the World's Fair

Quanto è spaventoso il film horror We're All Going to the World's Fair?

Diventa sempre più facile fare film e per questo motivo stanno emergendo film sempre più di nicchia, come We're All Going to the World's Fair, che possiamo sicuramente dire ha sia l'aspetto che la sensazione di un "film a basso budget", nel bene e nel male.

Trama

Il film racconta la storia dell'adolescente Casey (Cobb), che decide di partecipare alla sfida online chiamata World's Fair Challenge - una sfida in cui i partecipanti iniziano ad avvertire sintomi soprannaturali che documentano in video.

Casey con il viso dipinto di colori fosforescenti.

In realtà, la sfida potrebbe non riguardare l'acquisizione di poteri soprannaturali, ma piuttosto il fatto che le persone su Internet fingono e mentono per essere viste e amate. Man mano che il tempo passa, Casey diventa sempre più disperata nel desiderio di essere vista anche lei.

Attori

L'attrice esordiente Anna Cobb interpreta il ruolo principale della ragazza Casey, e lo fa davvero bene. Riesce a trasmettere disperazione, incertezza e l'incapacità di sapere cosa vuole, quindi è perfetta per questo ruolo.

Gran parte del film si svolge in una stanza buia davanti al monitor del computer.

Poiché il film tratta proprio di solitudine, non ci sono molti altri attori oltre a lei, ma una persona con cui Casey entra in contatto durante la sfida è interpretata da Michael J. Rogers, che interpreta in modo convincente un personaggio solitario e disperato.

Recensione

Voglio essere chiaro nel dire che pensavo che We're All Going to the World's Fair fosse un film horror, ma non lo è affatto. È piuttosto uno studio piuttosto interessante (ma lento) su come sia essere giovani al giorno d'oggi, con il mondo di Internet che osserva costantemente.

Accadono davvero cose soprannaturali a coloro che affrontano la sfida?

In un certo modo è commovente vedere quanto disperatamente la protagonista del film, Casey, cerca di attirare l'attenzione delle persone sui suoi video e partecipa alla sfida "World's Fair Challenge" nella speranza di essere vista, ma purtroppo non è molto interessante.

Il film non ha abbastanza da dire o mostrare per suscitare interesse. È prevedibile e, purtroppo, noioso.

Qualifica

We're All Going to the World's Fair ottiene un punteggio di 3 su 10.

Riepilogo

Nonostante il film ritragga in modo abile e coinvolgente la disperazione di farsi notare online e di trovare la propria identità nel mondo, non ha molto altro da offrire. Risulta sia noioso, troppo lungo che troppo vago per essere interessante come thriller o film horror.


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Scritto da
Lorenzo Costa

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